homepage

Il Corpus Domini della nostra comunità

Domenica 11 giugno la nostra comunità ha celebrato la solennità del Corpo e Sangue del Signore celebrando l’eucaristia in S. Agostino e camminando in processione fino a S. Agata.

Una celebrazione semplice ma anche profonda, come lo sono tutte le occasioni in cui come comunità viviamo qualcosa di unitario, dove tutte e tre le parrocchie convergono e condividono ciò che di più profondo le accomuna.

Nella sua omelia il parroco don Irvano ha invitato tutti i presenti a sentirsi compromessi con la nostra città, con il nostro territorio, con le persone che lo abitano: questo è il significato profondo della processione che si snoda nel quartiere ed è gesto pubblico, manifesto di tale compromissione.

Nel tratteggiare poi il cammino che come comunità abbiamo vissuto quest’anno, don Irvano ha rimarcato che ai momenti liturgici (inizio dell’anno pastorale, Te Deum del 31 dicembre, triduo pasquale e Corpus Domini) è stato affidato il compito di esprimere la comunione delle nostre parrocchie: il segno visibile del coro unico in queste celebrazioni è significativo di tanti piccoli passi nella direzione del fare le cose insieme. Un cammino – diceva il parroco – che non teme ritardi o difficoltà, perchè il ritmo della vita non si può incasellare. Non sarà quindi perfetto, ma non ci si stanchi di camminare ancora!

Oltre alla liturgia, è il cammino catechistico dell’iniziazione cristiana a esprimere che le nostre parrocchie fanno un’unica comunità, che si caratterizza per un forte investimento sul coinvolgimento delle famiglie. Resta da immaginare e da concretizzare un unico progetto educativo: sicuramente ne sarà protagonista il consiglio pastorale unitario, ma questo richiederà l’apporto e la passione di tutti. Don Irvano ha lasciato alla comunità la domanda scottante circa l’opportunità di un unico oratorio che renda esplicito l’unico progetto educativo (per approfondire la questione puoi leggere il numero del giornalino Cittanova del giugno 2023 qui).

La processione, partecipe e ordinata, si è snodata per via G. Grandi, Milazzo e Corso Garibaldi per giungere poi a S. Agata dove i presenti hanno ricevuto la benedizione eucaristica.

I numerosi ministranti presenti hanno aggiunto alla celebrazione la loro gioia (e anche qualche piccola intemperanza), rendendo un ottimo servizio a questa giornata.

Post scriptum

La vita della nostra comunità, anche le occasioni più solenni, è fatta di volti e gesti semplici. Anche il trasporto del baldacchino – che ha suscitato un po’ di sorpresa nei passanti – è stato occasione di divertimento e di solidarietà.