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Buona Pasqua di Risurrezione

Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte,
risorge vincitore dal sepolcro.
O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà:
per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!
Davvero era necessario il peccato di Adamo,
che è stato distrutto con la morte del Cristo.
Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!

Trovi acceso  [questo cero] la stella del mattino,
questa stella che non conosce tramonto: Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti fa risplendere sugli uomini la sua luce serena 
e vive e regna nei secoli dei secoli.

Il pittore tedesco Matthias Grünewald rappresenta il Cristo risorto con incredibile profondità e altrettanta discrezione. Come i vangeli infatti non descrivono il momento della Risurrezione, così il Cristo di questo quadro non esce vittorioso dal sepolcro mentre solleva il vessillo crociato come, per esempio, in Piero della Francesca o in tanti altri. Sebbene la parte inferiore della grande tavola di Isenheim conservi la scena tradizionale delle guardie del sepolcro, sorprese dal sonno e terrorizzate da ciò che accade, Grünewald dipinge un Cristo trasfigurato che infilza il “velo” della notte cosmica del silenzio e dell’attesa. Il suo corpo diffonde la luce interiore della natura divina; è, di fatto, una concentrazione di luce, un «riflesso della divinità», come diceva Gregorio Nazianzeno, che si fa visibile attraverso una creatura trasparente, di una mitezza infinita, la cui vittoria ha il volto eterno dell’amore. Il potere di Cristo risorto è, nella visione di Grünewald, l’espressione del suo amore che si mostra ai nostri occhi attraverso la manifestazione riconciliata — sotto la forma di una croce che comprende tutto l’universo — dei segni della sofferenza divenuti sorgente di luce. Non a caso questa rappresentazione sembra condensare risurrezione, trasfigurazione e ascensione, ovvero tutta l’umanità di Gesù (e la nostra) che viene assunta e resa trasparente e luminosa.