di Alessandro Anglois
Venerdì 19 gennaio nel Teatro di S. Agata abbiamo avuto l’onore di ospitare il primo di una serie di incontri organizzati e promossi dagli oratori della città, pensati per approfondire alcuni dei temi che più interessano i giovani, che si snodano lungo un percorso legato alla cittadinanza consapevole.
L’appuntamento dal titolo “È possibile lavorare a Cremona? Ma che fare dei nostri sogni?” è stato tenuto dal nostro parrocchiano Fabio Antoldi, docente presso l’università Cattolica e direttore del CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale), che ha parlato a più di 30 ragazzi (tra lavoratori e studenti) delle prospettive lavorative per i giovani, con un focus particolare sulla nostra città.
A partire dalle domande dei presenti, sono stati toccati molti aspetti che riguardano il mondo del lavoro e il futuro di Cremona: il mercato del lavoro con le figure professionali più o meno richieste, le prospettive economiche, i tassi di occupazione giovanili, la situazione demografica dell’Italia e di Cremona con tutte le cause e le implicazioni del calo della natalità alla quale stiamo assistendo, e infine le principali competenze richieste dai datori di lavoro (in primis pensiero analitico e creativo).
È stato un appuntamento che ha dato molti spunti importanti di riflessione e forse qualche speranza in più a dei giovani che nutrono molte preoccupazioni sul loro futuro lavorativo.
L’incontro è terminato con una canzone e con una preghiera che hanno sottolineato quanto detto tempo fa da papa Francesco e ripreso dal professor Antoldi durante la sua presentazione: il lavoro è ciò che ci dona dignità e con il nostro lavoro – qualunque esso sia, se svolto con le giuste intenzioni e il giusto impegno – possiamo davvero contribuire al cambiamento e al progresso della nostra comunità e del mondo intero.
