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#falcadesbrothers Diario giorno 6

La splendida giornata di sole, che ci permette di ammirare bene le splendide cime che ci circondano, è stato un invito a stare all’aperto e a godere della bellezza della natura.

A gruppi abbiamo passeggiato nei dintorni del paese e ci siamo presi il tempo necessario per fare il punto della situazione, per scambiarci quello che il campo ci sta suscitando, per confrontarci ancora sul tema della fraternità a partire anche dalla nostra esperienza familiare. Siamo stati così bene… che siamo arrivati tutti in ritardo per il pranzo!

Ci siamo anche concessi un tempo di deserto: un’ora di silenzio e solitudine per pensare e pregare. Dopo aver celebrato il sacramento della Penitenza, in molti hanno approfittato dell’occasione per mettersi con verità davanti al Signore e a se stessi.

Un grande gioco ha dato degna conclusione a un pomeriggio intenso. Ed eravamo così coinvolti nel gioco che in molti si sono fermati a guardare e a fare il tifo per le squadre.

E cosa sarebbe un campo senza una serata con un giallo internazionale da risolvere? I ragazzi sono stati invitati niente meno che all’ambasciata statunitense a Riad dove tra intrighi tra russi sauditi e americani hanno dovuto aiutare l’ispettore Tibbs a trovare l’assassino del famoso cuoco Chez Maxime. Inutile dire che i primi a divertirsi sono stati gli educatori che impersonavano gli improbabili protagonisti dell’intricata vicenda.

E le stelle sopra di noi, bellissime e luccicanti in queste sere terse, ci invitano al riposo e ci ricordano che domani ci attende una gita impegnativa!