L’UP ha vissuto anche quest’anno il tradizionale pellegrinaggio in Cattedrale sulla tomba di Omobono
Appuntamento sempre atteso e familiare, pur nella solenne cornice della Cattedrale, il pellegrinaggio dell’unità pastorale sulla tomba di Omobono, patrono che sentiamo vicino perchè uomo della Cittanova dove vivono le nostre comunità.
Anche se quest’anno si contava qualche presenza in meno, il clima gioioso e partecipe era palpabile durante la celebrazione, in particolare in cripta dove i bambini presenti sono stati attirati dalle spoglie del santo e dove tutta la comunità ne ha invocato l’intercessione.
Nella sua omelia il parroco don Irvano Maglia ha ricordato alcuni tratti della vita di fede di Omobono particolarmente attuali: la capacità di collegare la fede e la vita senza relegare la prima in un ambito che non impatta sulla seconda; il riconoscere Cristo nei poveri scorgendo il volto del Crocifisso negli ultimi; la presenza nella comunità civica in momenti di scontri e tensioni.
Commentando poi il vangelo della casa sulla roccia, don Irvano ha ricordato che Omobono ha saputo porre buone fondamenta della sua vita. La contemplazione del Crocifisso, quel Crocifisso che ancora ci attende nella chiesa dove il santo è spirato, ha permesso a Omobono di vivere una vita spirituale solida, sapendo reggere anche alla pressione interna alla sua famiglia e a quella dei suoi contemporanei, continuando la sua testimonianza cristiana con forza e coraggio.
Tutta la comunità riunita ha quindi invocato l’intercessione del santo perchè possiamo crescere come donne e uomini plasmati dal Crocifisso: egli ci assicura che quando amiamo non perdiamo nulla, ma ci guadagniamo in umanità.